lunedì 25 gennaio 2010

PROTESI ALL'ANCA

Sono preoccupata, certamente fino ad oggi avevo cercato, il più possibile, di scansare il pensiero, ma il gran giorno è arrivato. Domani opereranno mia madre: protesi all'anca destra. Sono andata a trovarla all'ospedale, il reparto è nuovissimo e accogliente, in ogni camera c'è una tv, grande... Sulla gamba destra l'infermiera le ha disegnato una X con il pennarello nero...così non si sbaglieranno di gamba. Sono anche contenta perchè l'ho trovata serena: i mesi trascorsi in attesa sono stati per lei caratterizzati dal pensiero fisso dell'intervento e le notti popolate di sogni premonitori e presagi di sventure. Ha preparato ogni cosa per mio padre, perchè nei giorni della sua assenza non gli possa mancare nulla: ha caricato il frigo e il congelatore e ha attaccato bigliettini pro-memoria ovunque..."In bocca al lupo" mamma, non vedo l'ora di rivederti camminare senza dolore.

lunedì 18 gennaio 2010

polemiche ingiuste sugli aumenti di stipendio agli insegnanti di religione

Titolo discussione:
Dichiarazione CISL sull'aumento di stipendio ai prof. di religioneRisposta inviata da: Paolo Fasce
Data: 18 Gen 2010, 17:56Dichiarazione CISL sull'aumento di stipendio ai prof. di religione

Dichiarazione CISL sull?aumento di stipendio ai prof. di religione

Insegnanti di Religione - Solo polemica politica. Dichiarazione di
F.Scrima, Segretario Generale CISL Scuola

I diritti e gli interessi dei lavoratori non si difendono alimentando
polemiche infondate e strumentali che puntano a metterli gli uni contro
gli altri.

Non cè stato alcun aumento di stipendio riservato agli insegnanti di
religione, ma solo il ripristino della corretta applicazione di norme
che esistono da anni per regolare la loro peculiare condizione normativa
e retributiva. Si possono avere al riguardo diverse opinioni, ma non è
lecito per nessuno distorcere la realtà per mere esigenze di polemica
politica o ideologica.

Non è in questo modo che si rafforzano le tutele normative e retributive
del personale precario, che non ha bisogno di essere aizzato da
sedicenti e improvvisati sindacalisti contro gli altrui inesistenti
privilegi.

Usiamo il termine ?sindacalisti? con grande disagio, perché davvero non
meritano tale titolo personaggi che impiegano il loro tempo e le loro
energie a dividere sistematicamente i precari, mettendoli in conflitto
fra loro nelle aule della giustizia amministrativa.

Per quanto ci riguarda continueremo a sostenere le ragioni dei precari
nel modo che riteniamo più giusto ed efficace, nel segno dell?unità e
della solidarietà fra tutti coloro che condividono il disagio dato
dall?incertezza della propria condizione lavorativa.

Roma, 18 gennaio 2010

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
--
Paolo Fasce

"Je ne veux pas mourir idiot" (Georges Wolinski, Mai 1968)


Rispondi al messaggioRisposta inviata da: kadmil
Data: 18 Gen 2010, 18:39Re: Dichiarazione CISL sull'aumento di stipendio ai prof. di religione


http://www.nonsolonews.it/thread-336-0-174667-0/dichiarazione-cisl-sull-aumento-di.htm http://www.cislscuola.it/emailpage%2526nid%3D19153

sabato 16 gennaio 2010

IL DONO


La donazione degli organi è un atto di civiltà e di grande solidarietà. In un tragico momento della vita si decide un dono estremo del quale beneficieranno persone sofferenti, forse in fin di vita, ma sconosciute. E' uno dei gesti più nobili che ci possano essere. Questo video mi ha molto colpito, sia perchè da anni faccio parte del gruppo AIDO del Comune di Latisana e del gruppo regiolale del Friuli Venezia Giulia, sia perchè la protagonista di questa vicenda è stata mamma e maestra come me, ma anche perchè è un fatto accaduto in una località a me molto cara che è il paese di San Mango d'Aquino in provincia di Catanzaro, in Calabria, terra della quale si è discusso molto nelle passate settimane a causa di incresciosi fatti di cronaca. Questo video è un esempio di generosità, amore per gli altri e solidarietà. http://www.youtube.com/watch?v=o2hUf78b0wc&feature=player_embedded

venerdì 15 gennaio 2010

La forza dei piccoli passi



Uno dei libri che maggiormente mi hanno aiutata nella vita, soprattutto ad affrontare i mille impegni quotidiani con la dovuta calma, è stato "La forza dei piccoli passi" di Georg Popp. Si tratta di un piccolo ed agevole volumetto dal modico prezzo di 8,26 euro, Edizioni Paoline. Come posso dominare le mie angosce e i miei problemi? Come posso acquistare più sicurezza e fiducia in me stesso?
Chi si impegna ad apprendere il segreto dei piccoli passi e ad applicarne concretamente il metodo, che in questo libro viene esposto in modo chiaro e convincente, giungerà ben presto ad affrontare e risolvere i suoi problemi quotidiani con ottimismo e serena fiducia in se stesso. L’autore, infatti, mostra come ogni compito che s’incontra nella vita vada svolto mediante tutta una serie di piccoli passi, ognuno dei quali a sé stante, e come di essi il più importante sia il primo. Per ulteriori informazioni: http://www.psychostore.net/catalog/product_info.php?products_id=124

giovedì 14 gennaio 2010

le amiche di mia figlia


Quando veramente voglio fare felice la mia bambina (quinta elementare) le lascio invitare a casa qualche amica. Oggi una sua compagna di classe, all'uscita dalla scuola, è venuta a pranzo da noi. Ho cucinato spaghetti con il ragù di carne e pollo e patate al forno. Si sono divertite molto, hanno fatto i compiti assieme e poi una bella cioccolata calda con i biscotti... Non farei mai mancare ai miei figli la gioia di condividere con gli amici... L'altra sera si è fermato da noi un amico di mio figlio in quel caso ho preparato un'ottima pizza al prosciutto cotta nel forno della cucina a legna...gnam!

domenica 10 gennaio 2010

IL TE' VERDE ALLUNGA LA VITA


Chi beve almeno cinque tazze al giorno di tè verde vive più a lungo di chi ne beve una sola. E' il risultato di uno studio giapponese che ha coinvolto 40.530 persone, effettuato dai ricercatori della Tohoku University e pubblicato sul Journal of the American Medical Association. In Giappone il tè verde è molto diffuso: la maggior parte della popolazione ne beve tre o quattro tazze al giorno.

martedì 5 gennaio 2010

INSERIRE UN CONTATORE DI VISITE GRATIS NEL BLOG DI BLOGGER

Inserire gratis un contatore visite nel vostro blog o sito è semplicissimo!
Andate sul sito http://www.shinystat.com e seguite la procedura inserendo il vostro indirizzo, create un nuovo account inserendo i dati richiesti. Scegliete l'interfaccia estetica che gradite...
Per vederlo attivo sul vostro blog dovete copiare la stringa del codice HTML con un seplice copia incolla ed inserirlo nella sezione LAYOUT -> ELEMENTI PAGINA -> "aggiungi gadget" -> "HTML/JavScript" -> inserite nel titolo il nome, "contatore" o come volete chiamarlo, nella finestra sotto incollate il contenuto copiato precedentemente, una volta salvato lo vedrete sulla vostra pagina.

“DALLA FABBRICA
CALANO SULLA CITTA’ URLA TESE
DI MARTIRIO: UNA RISIERA
UN TEMPO, CHE LE MONDINE GIOVANI
CURVE ALLO SBRAMINO
RIEMPIVANO DI STORNELLATE
NELLE STAGIONI DOLCI DEL SAMBUCO
SOGNANDO RAGAZZI ALL’USCITA.
ORA, SOLDATI STRANIERI ACCAMPATI
FRA I CEPPI DI TORTURA
TENTANO CORROMPERE NELL’ARIA
QUEGLI STREMATI LAMENTI
CON SIBILI DELL’ACRE FIATO
DENTRO LE OCARINE
C’E’ IN NOI, DENTRO I CUORI SARCHIATI
NIENTE. NEANCHE PIANTO
CAMMINIAMO STENTANDO IL PASSO
A FILO DEL TERRORE
PER STRADE CHE ALLONTANANO
DALLA CANEA DI SAN SABBA
QUI LE ALBE BRUMALI
SI TRASCINANO PIGRE
SUL LORO VISCIDO UMORE
SBIADISCONO IMMAGINI DISFATTE
DI MADRI ALLE SBARRE.
MACERATE MANI NEL DISSENNATO
ASSALTO AL FERRO.
NULLA MUTERA’ QUELL’ ATTESA
IL PEZZO D’AZZURRO CHE LE MURAGLIE
STAGLIANO NEL CIELO ENTRA AMARO
IN CUORE
FIAMME DAI FIGLI MORTI
S’ALZANO COME ALI
D’ANGELI SUPERSTITI.
DAL CUMULO IL RESPIRO UMANO
DEL VENTO RIMENA QUELLA CENERE
OLTRE I CANCELLI RUGGINOSI.
INVESTE IN LABILE RAVVIVO
LE PUPILLE IMMOTE DELLE MADRI.”

LAPIDE POSTA ALLA “RISIERA DI SAN SABBA” A TRIESTE

domenica 3 gennaio 2010

...CONTINUA - LIBERTA' DI CULTO

· Laboratori:
La Risiera. Percorso in movimento: gli alunni passeggiando e leggendo testimonianze e documenti scoprono la struttura del campo;
- La storia: attraverso il racconto della guida i bambini ricostruiscono la storia tragica della Risiera; l’osservazione di oggetti conservati (come gli abiti che i prigionieri indossavano) rende maggiormente consapevoli i bambini di ciò che è avvenuto.
- Testimoni a confronto: attraverso la lettura delle lapidi affisse al muro gli studenti rivivono le emozioni scatenate da questa tragedia.
-Le leggi razziali: dalla persecuzione dei diritti alla persecuzione delle vite.

Per concludere le attività si può proporre come stimolo-provocazione questi versi di Bertold Brecht e richiederne un personale commento alla luce del percorso realizzato:

“ E voi imparate che occorre vedere
e non guardare in aria, occorre agire
e non parlare. Questo mostro stava,
una volta, per governare il mondo!
I popoli lo spensero, ma ora non
cantiamo vittoria troppo presto:
il grembo da cui nacque è ancora fecondo”.

Collegare storia locale e storia generale: generalmente lo studio del genocidio degli Ebrei, nella mente degli studenti viene collegato ai grandi campi di concentramento e sterminio del nord Europa. Grazie alle testimonianze raccolte nelle documentazioni si possono aiutare gli studenti a comprendere come anche in Italia ci siano stati molti essere umani penalizzati prima, arrestati e deportati poi, solo perché avevano la colpa di professare una religione diversa o perché non rispecchiavano l’idea di perfezione nazista. Visitare luoghi simili a questo può rendere consapevole lo studente di come la storia abbia degli aspetti locali che rispecchiano fedelmente quanto si legge nei libri di testo e che talvolta appare molto lontano agli occhi dei bambini di oggi.

Mediazione didattica
La visita al campo è la parte finale di un percorso che inizia in classe e che intreccia varie attività, che fanno leva sulle emozioni, sullo sperimentare il mestiere dello storico e sulla verifica diretta dei luoghi della memoria geograficamente vicini agli studenti.

- Attività n. 1: nella fase iniziale si utilizza la narrazione intesa come via privilegiata per creare una dimensione educativa ed esistenziale nella quale chi parla e chi ascolta trovano livelli di incontro e di partecipazione comune. Si può proporre la lettura di autobiografie e l’ascolto di testimonianze registrate, il cui filo conduttore è il racconto sofferto di uomini e di donne che, dopo anni di silenzio, hanno creduto doveroso far conoscer ciò che hanno sofferto per passare il testimone del ricordo alle generazioni che fortunatamente non hanno vissuto l’immane tragedia dello sterminio.

- Attività n.2: in una successiva fase si fa presente agli allievi l’esistenza di diari, poesie, romanzi autobiografici, memorie di sopravvissuti, racconti di bambini e adolescenti travolti nel vortice degli eventi della “grande storia”. Da queste letture nasce l’esigenza di approfondire la storia del popolo ebraico.

- Attività n. 3: la visita guidata.

- Attività n.4: realizzazione di CD che riassuma le attività e suggelli in modo consapevole l’importanza del percorso e testimoni i pensieri degli studenti.

Giustificazione dell’attività: la diffusione di atteggiamenti di xenofobia tra i giovani, la frequenza con la quale viene espresso il fastidio per lo straniero, l’assunzione di simboli neonazisti, il linguaggio offensivo e discriminatorio sono segnali di razzismo più o meno esplicito che evidenziano un’urgenza educativa volta ad affrontare le problematiche del pregiudizio, del razzismo e dell’antisemitismo, che non può risolversi in un approccio semplicemente informativo agli eventi della Shoah, ma richiede alla scuola uno sforzo per la formazione di una coscienza critica nei ragazzi. Un progetto come quello illustrato parte dall’idea di un’uscita di una giornata, ma si può trasformare in un progetto di educazione alla convivenza civile che può svilupparsi durante tutto l’anno scolastico e deve interessare ogni disciplina.


3.5 VERIFICA E VALUTAZIONE

Gli alunni sono stati valutati in tutti i momenti di questo percorso.


I PRIMI CRISTIANI: OBIETTIVI FORMATIVI

- L’alunno scopre che la Chiesa si diffonde grazie alla buona volontà di uomini e donne che hanno fatto e fanno della strada il luogo dove testimoniare il loro amore per Cristo/Gesù anche rischiando la vita.

q VALUTAZIONE:
- L’alunno conosce i principali avvenimenti che interessarono i cristiani ai tempi delle persecuzioni.


EBRAISMO: OBIETTIVI FORMATIVI
- L’alunno approfondisce l’ambiente di vita sociale, politico, religioso della Palestina.
- L’alunno scopre che la dimensione religiosa è sempre stata parte integrante dell’educazione ebraica.
q VALUTAZIONE: - l’alunno è in grado di cogliere le differenze culturali e religiose tra ebraismo e cristianesimo - l’alunno sa riferire abitudini, tradizioni e oggetti di culto appartenenti alla religione ebraica.

LE RELIGIONI (INVITO AL DIALOGO): OBIETTIVI FORMATIVI
- L’alunno scopre che l’incontro tra sensibilità religiose diverse può avvenire solo a metà strada
- L’alunno scopre che in ogni religione c’è il richiamo alla realizzazione della pace e della giustizia.
q VALUTAZIONE
- L’alunno è capace di osservare la realtà anche dal punto di vista dell’altro.
- L’alunno riconosce quanto sia importante ascoltare le ragioni altrui per costruire insieme un mondo di tolleranza e di pace.

LIBERTA' DI CULTO NELLA STORIA DELL'UMANITA' IN PREPARAZIONE ALLA VISITA ALLA RISIERA DI "SAN SABBA" A TRIESTE




RACCOLTA DI MATERIALI E RIFLESSIONI.

Nel progettare il lavoro annuale, per le classi quinte, ho cercato il filo conduttore che unisse tutte le unità di lavoro. Se in apparenza gli argomenti risultavano indipendenti tra di loro o uniti solo da un ordine cronologico, un’osservazione più approfondita mi ha permesso di cogliere, nelle vicende umane e religiose della storia del cattolicesimo e di molte altre religioni, la violazione dei diritti umani e la mancanza di rispetto per le altre culture.

LE PERSECUZIONI DEI PRIMI CRISTIANI

I primi tre secoli dopo Cristo sono stati segnati da feroci persecuzioni da parte dei Romani che vedevano nei Cristiani una minaccia all’ordine pubblico e alla stabilità dell’Impero.
Nel percorso didattico sulle vite dei santi è stato utile approfondire la figura di S.Paolo che, da persecutore spietato, dopo la conversione, si è distinto per l’apostolato fino al martirio.
I bambini hanno potuto cogliere, nell’esperienza di questi primi cristiani, il forte senso di appartenenza religiosa, il credere determinato di chi è disposto ad affrontare ogni prova pur di non rinnegare la propria fede.

PERSECUZIONI ED EMARGINAZIONE DEL POPOLO EBRAICO

Durante l’anno scolastico si è presentata l’opportunità di collaborare, con le colleghe delle classi quinte, alla preparazione delle due gite scolastiche a Trieste (con tappa alla Risiera di San Sabba) e a Venezia (visita al Ghetto). Il mio ruolo è stato quello di parlare agli alunni dell’Ebraismo.
Attraverso la conoscenza dei luoghi sacri, degli oggetti di culto, delle tradizioni religiose, dell’etica, delle preghiere, dei canti, delle feste e persino delle norme che regolano l’alimentazione, i bambini si sono potuti avvicinare a questo grande ed antico popolo che, nel corso della storia, è stato vittima di numerose dispersioni e persecuzioni.




Gli ebrei, dispersi in tutto il mondo, già dal ‘600 avevano dovuto subire (in molte città europee) la segregazione in ghetti a loro riservati. Durante la seconda guerra mondiale sono stati deportati nei campi di concentramento e di sterminio nazisti dove sono morti in gran numero. Le cifre approssimative indicano circa sei milioni di Ebrei, di tutte le età e condizioni, periti in questi campi che rappresentano una delle più grandi tragedie del XX secolo.

3.2 ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE

Vista la mia presenza in tutte le classi quinte di Latisana capoluogo è stato naturale, per me, occuparmi della preparazione dei ragazzi in vista delle uscite a Trieste e a Venezia. L’attività è iniziata verso la metà dell’anno scolastico.
Le classi quinte presentano la particolarità di essere formate anche da numerosi alunni stranieri e, alcuni di essi, non si avvalgono dell’ora di religione. Devo dire che anche se questi bambini non frequentano le mie ore, anche con loro ho un ottimo rapporto: mi salutano sempre quando mi vedono nei momenti non strutturati (nell’atrio, in cortile o fuori dal contesto scolastico) e mi fanno domande sulla religione. Sia nella 5^ A che nella 5^ C è presente un alunno che non si avvale dell’ora di religione. In quinta B i bambini che non si avvalgono dell’ora di religione sono sette e nel pomeriggio del venerdì, quando al rientro ero presente nella classe, andavano a casa. Mi è capitato un giorno, per un cambio di orario, di anticipare la lezione al mattino (dopo aver avvisato i genitori). In quella circostanza, anche a questi bambini ho potuto spiegare, a grandi linee, le tradizioni e la religione del popolo ebraico. Posso dire che il grado di interesse e di attenzione è stato alto.
In generale, in queste classi, ho trovato alunni motivati è attenti alle tematiche sociali e religiose, anche perché le loro insegnanti, in questi anni, li hanno molto sensibilizzati ai temi che riguardano la giustizia e la convivenza civile.


3.3 OBIETTIVI SPECIFICI E FORMATIVI

o Confrontare responsabilità e aspetti della persecuzione ebraica con realtà tragiche del mondo contemporaneo.
o Comprendere l’importanza della cultura del ricordo, che porta la conoscenza di eventi passati, che dà ai giovani gli strumenti per vivere il presente con senso di responsabilità e capacità di giudizio.
o L’alunno deve riconoscere quanto sia importante ascoltare le ragioni altrui per costruire insieme un mondo di tolleranza e di pace.
o L’alunno deve scoprire che in ogni religione c’è il richiamo alla realizzazione della pace e della giustizia.



3.4. METODOLOGIA

Inizialmente è stata svolta una ricerca su Internet per trovare informazioni sulla cultura, sulle tradizioni, sulla religione ebraica. I bambini sono stati coinvolti, in questa fase, attraverso la visione di documenti fotografici e l’ascolto di brani musicali della tradizione ebraica. Le foto scattate durante la gita alla Risiera di san Sabba sono state visionate in classe con il computer.
Da questo lavoro è partita una più ampia riflessione sui diritti dell’uomo, il collegamento con il programma di storia sul tema: “Le persecuzioni dei primi cristiani a Roma” e l’attuale dramma che si sta compiendo nel Tibet. Su quest’ultimo argomento agli alunni è stato chiesto di ricercare informazioni sugli ultimi avvenimenti e foto dalle riviste. Gli alunni hanno potuto conoscere la religione buddista, oltre che dai loro libri di testo, anche da letture eseguite in classe e dalla visione (guidata e commentata) del celeberrimo film del regista Bernardo Bertolucci: “Il piccolo Buddha”. Questo film illustra fedelmente i temi della cultura buddista e tibetana. Il passaggio successivo è stata la visita alla Risiera di san Sabba a Trieste.
Al ritorno dal viaggio d’istruzione i bambini si sono impegnati nella realizzazione di disegni ispirati alle riflessioni ed alle attività svolte. Con le insegnanti di italiano, inoltre, hanno prodotto dei testi sull’esperienza vissuta.

EDUCAZIONE ALL’INTERCULTURA

La mente umana ha bisogno di razionalizzare gli stimoli che riceve dall’esterno secondo schemi interpretativi che riescano a classificare la complessità del reale. Per questo motivo il nostro giudizio sugli altri spesso precede l’effettiva conoscenza che abbiamo di loro. Catalogare il mondo in modo rigido, seguendo convinzioni e modi di dire sentiti nel quotidiano e non verificati di persona, è semplice ed “economico”: dando delle etichette agli individui (soprattutto quando questi sono stranieri) è possibile spiegare la realtà senza troppa fatica. Spesso questo atteggiamento, che i bambini tendono ad acquisire per imitazione degli adulti, tende a ridurre e a banalizzare la realtà, molto più complessa di quella proposta dagli stereotipi.
Ragionando in base a queste immagini mentali si rischia di cristallizzare e schematizzare una realtà molto più dinamica e in evoluzione, cadendo nel pregiudizio e precludendo una conoscenza approfondita di chi ci sta di fronte, nella sua differenza e unicità. Gesù non “etichettava” mai le persone, per lui tutti gli esseri umani erano uguali e dava la stessa attenzione e considerazione a chiunque si trovasse di fronte a lui. Donne, bambini, ammalati, poveri e peccatori erano tutte categorie di persone che, ai tempi di Gesù, venivano giudicate per la loro appartenenza a gruppi considerati negativamente. Gesù parla al cuore dell’uomo, i suoi occhi vedono al di là di ciò che appare.
Attraverso l’educazione all’intercultura i bambini imparano, quindi, a rispettare ogni essere umano senza giudicare dalle apparenze: ogni uomo è uguale di fronte a Dio, senza distinzione di cultura, ceto sociale, sesso e religione.


PREPARAZIONE DELLA VISITA ALLA RISIERA DI SAN SABBA A TRIESTE

Introduzione: dopo l’istituzione del 27 gennaio come Giornata della Memoria a ogni docente viene richiesto di approfondire l’argomento della persecuzione e dello sterminio ebreo per far sì che gli eventi tragici avvenuti durante la Seconda guerra mondiale si tramandino di generazione in generazione perché quello che è avvenuto non accada mai più.
Il rischio che si corre nel presentare questi argomenti è quello di cadere nella retorica, nel rendere ancora più lontano dalla quotidianità dei bambini un fatto che per loro è accaduto tanto tempo fa e che sentono come lontano, ma relativo ai grandi momenti e luoghi della storia.
In classe quinta il programma e la maturità degli allievi si presta a poter realizzare un percorso articolato che parta da esperienze narrative che tocchino la sfera emotiva e arrivino alla visita di uno dei luoghi italiani dove realmente si è vissuta la parte iniziale del genocidio ebraico. In Friuli Venezia Giulia, a Trieste, esiste la Risiera di San Sabba.


LA VISITA

Destinatari: Classi quinte della Scuola Primaria di Latisana.Visita d’istruzione in un luogo della memoria nell’ambito della programmazione di Italiano, Storia e Religione Cattolica.

Obiettivi:
o Visita ai luoghi che hanno ospitato uno dei più grandi orrori ideati e realizzati dall’uomo.
o Comprendere che la storia generale ha lasciato tracce e testimonianze nei luoghi in cui viviamo.
o Confrontare responsabilità e aspetti della persecuzione ebraica con realtà tragiche del mondo contemporaneo.
o Comprendere l’importanza della cultura del ricordo, che porta la conoscenza di eventi passati e che dà ai giovani gli strumenti per vivere il presente con senso di responsabilità e capacità di giudizio.

Destinazione: il campo di concentramento di Trieste.
(Storia della Risiera).

Percorso previsto (visite e laboratori)
· Visite:
Visita all’esterno e poi all’interno dell’edificio.
Visita al museo.

sabato 2 gennaio 2010


Ciao, ho deciso di creare questo blog per comunicare. Non sempre è facile trovare il modo di esprimere agli altri i propri pensieri e forse qui ci riuscirò...E' anche un modo per condividere interessi e penso che utilizzerò questo strumento anche per divulgare materiali inerenti alla mia professione (insegno religione cattolica nella scuola primaria) oppure alla conoscenza di un'importante associazione a cui tengo molto: l'AIDO.
Grazie in anticipo a chi volesse partecipare.
Francesca.